Il nuoto è uno sport praticabile in diverse modalità, dette “stili”. Ognuno di loro ha la sua importanza e i suoi benefici, perché apporta migliorie a diverse parti del corpo nel loro insieme beneficiando alla salute e al fisico. Se siete curiosi, continuate a leggere: se infatti siete intenzionati realizzare una delle nostre piscine nel vostro giardino, potrebbe anche essere l’occasione per praticare un po’ di sport!
Il nuoto e i suoi stili
L’attività fisica del nuoto è una forma di esercizio davvero benefica per il corpo. Infatti viene effettuata in assenza di peso (l’acqua è infatti più densa, per cui riduce notevolmente il peso di una persona) ed è quindi più leggera per le articolazioni.
È uno sport che, poi, permette un allenamento completo di tutti i muscoli più importanti del corpo, dagli addominali ai bicipiti e tutti i muscoli delle gambe. Si tratta quindi di un ottimo modo di tenere allenato il sistema cardiocircolatorio, di dimagrire e di migliorare la propria autostima.
È noto che nel nuoto ci siano diversi stili, e ogni stile ha delle sue caratteristiche specifiche e dei benefici mirati per delle zone del corpo, visto che ogni stile attiva alcuni gruppi muscolari.
Per questo motivo la scelta dello stile non deve avvenire in maniera casuale quando si pianifica un allenamento, perché ogni stile permetterà di potenziare determinati muscoli anziché altri.
Gli stili di nuoto più noti e comuni sono: stile libero (detto, all’inglese, front crawl o crawl), dorso, rana e farfalla (o delfino, ma per alcuni sono diversi). Si tratta dei più noti perché sono quelli anche agonistici, quindi usati dai professionisti nei campionati e dai non professionisti agonisti nelle competizioni olimpioniche.
Ci sono anche altri stili come l’over, il trugden, lo squalo, che però sono usati più raramente ma diventano divertenti da imparare. Inoltre gli stessi stili possono avere delle varianti: dorso può avere la gambata a rana e può essere doppio; si possono usare le braccia a stile e le gambe a rana e viceversa; e via dicendo, tutto in un ottica di potenziamento e allenamento.
Comunque, in generale è bene che ogni nuotatore impari più stili possibile, perché ognuno abituerà l’atleta a muoversi in acqua in posizioni diverse e quindi anche a sviluppare differenti muscoli.
Conoscere diversi stili può diventare utile quando si nuota su lunghe distanze (per esempio, le traversate) perché l’alternanza di stili rallenta l’affaticamento, visto che cambiando stile si fanno riposare i muscoli dello stile usato in precedenza.
Chi vuole diventare agonista, inoltre, se conosce diversi stili ha modo di partecipare a più gare.
Ora che abbiamo fatto questa premessa, andiamo ad approfondire uno per uno i principali stili del nuoto che potete poi esercitare nella vostra piscina privata o, se ancora non l’avete, nella piscina pubblica più vicina a casa vostra.
Stile Libero (o Crawl)
Lo Stile Libero – conosciuto anche come crawl – è quello più noto e lo stile che permette di raggiungere la velocità più elevata. Questo stile funziona grazie al coordinamento di gambe, che sbattono molto forte sull’acqua, e quello delle braccia, portate una alla volta oltre la testa in un movimento circolare.
Il corpo deve stare il più dritto possibile, perché ogni movimento laterale causa un rallentamento, ed è fondamentale un respiro alternato per ogni lato e coordinato con le bracciate.
Lo stile libero va ad agire sui muscoli del petto e su tutta la parte della schiena. Per quanto riguarda le gambe influisce su cosce e tricipiti. In ultimo, dà una buona tonificazione anche agli addominali.
Numerosi sono i vantaggi derivati da questo stile. Infatti essendo il più veloce di tutti è anche quello che consente bracciate più efficienti, ed è l’ideale per i lunghi allenamenti con l’obiettivo di bruciare calorie e controllare il peso.
Ancora, visto che il corpo è disteso e bello lungo permette di usare i muscoli in tanti movimenti, una cosa ottima per la mobilità delle articolazioni e per avere muscoli più flessibili.
Rana
Il nome di questi stile, Rana, deriva dal fatto che è uno stile che va ad imitare la nuotata di questo anfibio. Le bracci hanno movimenti semicircolari di fronte al petto, sia sott’acqua che al livello dell’acqua, mentre le gambe si muovono dando un colpo di frusta (da una posizione lunga si piegano e poi velocemente ritornano distese).
Nella Rana il corpo deve rimanere perfettamente dritto tra le varie bracciate, perché in questo modo si può avanzare facilmente nell’acqua. È uno stile che va ad agire sulla parte superiore della schiena, su spalle, pettorali, sui tricipiti, i muscoli della testa e anche sulle gambe, naturalmente.
La rana non è uno stile molto veloce, perché il corpo rompe l’acqua all’altezza del petto e non della testa. Quindi vuol dire che nonostante gli sforzi c’è un alto coefficiente di resistenza, dato proprio dalla posizione non nata per muoversi in velocità: questo però vuol dire che più si esercita pressione per cercare velocità più calorie vengono bruciate.
L’ideale, insomma, per un intenso e breve allenamento.
Dorso
Il dorso è come lo stile libero, ma al contrario. Infatti si galleggia sulla schiena e al contrario del crawl qui la propulsione maggiore è data dalla spinta delle gambe e non delle braccia. Nella posizione iniziale, quando ci si avvicina a questo stile, si tende a galleggiare a pancia in su con polmoni in superficie e resto del corpo sott’acqua.
Quando, dopo numerosi allenamenti, si riesce ad ottenere una posizione perfettamente orizzontale allora la propulsione con le gambe è data da calci a pelo d’acqua, e si inizia anche ad unire il movimento coordinato delle braccia, analogo a quello dello stile libero ma speculare.
Il dorso è utilissimo per i pettorali (specie quando doppio, ovvero con le braccia che non sono alternate ma parallele) per le spalle e per il tronco delle gambe. Associare il dorso allo stile libero vuol dire avere un allenamento completo perché si vanno a rafforzare esattamente i muscoli opposti.
Quindi si ha lo stesso esercizio sui muscoli anteriori e posteriori. È una posizione idrodinamica (anche se meno del crawl) e quindi adatta a coprire lunghe distanze. La respirazione è meno problematica, visto che il viso rimane fuori dall’acqua.
Delfino (o Farfalla)
Il delfino è quello stile in cui si portano entrambe le braccia oltre la testa nello stesso momento, e in cui poi si spingono nell’acqua per dare la propulsione. Le gambate sono potenti e infatti vengono date a coda di sirena (o pesce, da qui il nome Delfino) quindi dritte e unite.
Nel delfino il tronco deve rimanere stabile per creare della sincronia tra componenti in immersione e quelle in emersione, come lo stile richiede. Il Delfino lavora su petto, spalle, schiena, tronco e gambe ma soprattutto potenzia la parte superiore del corpo, e gli addominali.
Si tratta certamente dello stile più complicato a livello fisico e a livello tecnico, ed è sempre una sfida difficile anche per coloro che hanno un’ottima forma visto che richiede forza e resistenza.
Il Delfino si addice a chi vuole allenare il suo ritmo cardiaco nel minor tempo possibile. Infine, è ottimo anche per sviluppare i muscoli della parte superiore del corpo.